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Premessa

Ogni grande impresa nasce da un’intuizione, da un momento di folgorazione capace di trasformare una visione in realtà. Per Biorganise, questo momento cruciale affonda le sue radici nell’Expo 2015 di Milano, un evento che ha catalizzato l’attenzione globale sulle sfide dell’alimentazione e della sostenibilità. È qui che Salvatore Graziano Parrinello, presidente e co-fondatore di Sicilponica, l’associazione agricola da cui Biorganise trae linfa vitale, ha avuto l’illuminazione che avrebbe dato il via a un percorso straordinario. “Da tempo mi frullavano in testa i temi legati all’approvvigionamento alimentare del futuro,” racconta Parrinello, “come risolvere il problema di soddisfare le necessità di una popolazione in costante aumento, della crescente esigenza di superfici coltivabili, e della conseguente deforestazione del pianeta, l’iper sfruttamento della terra, la pressione antropica sulle risorse idriche ed energetiche. Sono come tante strozzature.” La visione di Skyland, la prima vertical farm realizzata in Italia e progettata dall’ENEA, è stata la scintilla. “Lì davanti a Skyland… sono stato come folgorato,” ammette con passione.
 

Passione, Amicizia e Innovazione

Nel cuore della Sicilia, terra di sole e tradizioni millenarie, nasce una storia di amicizia profonda e visione condivisa, quella tra Graziano Parrinello, ingegnere ambientale ideatore del virtuoso sistema di coltivazione di Biorganise e Giuseppe David, system integrator e mente dietro le logiche di gestione e controllo dei dispositivi elettronici e informatici del sistema. Uniti non solo da un legame personale solido, ma anche da una passione travolgente per l’innovazione sostenibile, hanno intrapreso un viaggio ambizioso per ridisegnare il futuro dell’agricoltura.

La scintilla si è accesa nel 2015 di fronte a una domanda audace: “Vertical farm in Sicilia? E perché no!”. Questa non era semplice retorica, ma l’inizio di un percorso che li avrebbe portati a sfidare lo status quo dell’agricoltura convenzionale e persino delle moderne vertical farm. Consapevoli del potenziale immenso delle coltivazioni fuori suolo, specialmente se abbinate a logiche produttive rivoluzionarie come l’acquaponica – riconosciuta persino dalla FAO come cruciale per il futuro alimentare globale – Giuseppe e Graziano hanno visto nella loro amata Sicilia il luogo ideale. Il clima favorevole e la costante presenza del sole rappresentavano, ai loro occhi, non un limite, ma una risorsa strategica per sviluppare una tecnologia agricola avanzata che fosse realmente sostenibile, superando i limiti energetici che spesso gravano su progetti simili in altre parti del mondo.
Da questa visione complementare, dalla loro amicizia e da sette anni di instancabile sperimentazione è nato “Biorganise”, un progetto che è molto più di un semplice sistema di coltivazione: è una reinterpretazione radicale del sistema produttivo agroalimentare. Al centro di Biorganise ci sono le tecnologie brevettate da entrambi: da un lato, le soluzioni per la ciclicità e l’idraulica ideate da Graziano, che ne garantiscono l’efficienza e la sostenibilità idrica; dall’altro, i dispositivi elettronici e informatici e le logiche di automazione sviluppate da Giuseppe, che governano il sistema. Questa sinergia permette di coltivare un’ampia varietà di orticole, sia a foglia che a frutto, con un’efficienza straordinaria e un rispetto per l’ambiente senza precedenti. Il loro prototipo, operativo da quasi due anni, è la prova tangibile della validità della loro intuizione. In soli 300 metri quadrati, riescono a ottenere una produttività paragonabile a quella di oltre un ettaro di terreno coltivato tradizionalmente, producendo oltre 35.000 kg di ortaggi all’anno. Il segreto? Un uso incredibilmente efficiente delle risorse: il sistema consuma appena 100 litri d’acqua al giorno, un risparmio idrico del 95%, e grazie all’integrazione con un impianto fotovoltaico da soli 6 kW, i costi energetici sono totalmente azzerati. Questo significa un risparmio del 95% sulla superficie coltivata, del 95% sull’acqua e 100% Energia green autoprodotta.
Ma l’innovazione non si ferma qui. Il vero “motore” chimico-biologico del sistema Biorganise è un piccolo allevamento ittico di 10.000 litri, dove nuotano circa 300 kg di avannotti di persico trota. Le acque reflue dell’allevamento, ricche di nutrienti, non sono uno scarto da smaltire, ma la linfa vitale per le oltre 40 varietà di orticole coltivate simultaneamente. È l’acquaponica nella sua espressione più elegante ed efficiente: un ciclo chiuso dove pesci e piante prosperano in simbiosi, eliminando la necessità di fertilizzanti chimici e riducendo drasticamente l’impatto ambientale. L’alto contenuto tecnologico, frutto dell’ingegneria informatica del sistema, permette inoltre un notevole risparmio sulla manodopera, rendendo il sistema non solo ecologico ma anche economicamente vantaggioso.
Per Giuseppe e Graziano, tuttavia, Biorganise non è solo tecnologia e numeri. È la manifestazione concreta del loro sogno: riavvicinare le persone, specialmente le generazioni urbane, alla produzione del cibo, recuperando una consapevolezza e una responsabilità sulla qualità di ciò che mangiamo. Credono fermamente che l’agricoltura del futuro non debba essere appannaggio esclusivo di pochi, ma un campo aperto all’incontro di competenze diverse – ingegneri ambientali e informatici, biologi, economisti – tutti uniti dall’obiettivo comune di garantire cibo sano e sostenibile per tutti. La loro sfida è dimostrare che l’acquaponica e il vertical farming, se progettati con un focus assoluto sulla sostenibilità come nel loro sistema, non sono un “capriccio da ricchi”, ma un investimento strategico e redditizio per il futuro, capace di stabilizzare i costi alimentari e migliorare la resilienza delle nostre comunità.
La storia storia  è, in fondo, una testimonianza potente di come l’amicizia, la passione condivisa e competenze complementari possano convergere per creare soluzioni innovative capaci di rispondere alle grandi sfide del nostro tempo, coltivando non solo ortaggi, ma anche un futuro più sostenibile per la Sicilia e per il mondo.

Contatti

Ing. Graziano Parrinello +39 375 62 86 452
System I. Giuseppe David +39 393 14 83 218

Dove Siamo

Corso Federico II di Svevia - Gela

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“Biorganise non è solo un’impresa, ma un vero e proprio manifesto per un futuro in cui l’ingegno umano si pone al servizio della vita, in tutte le sue forme. “Quello che il nostro progetto si prefigge di fare è mostrare che una produzione realmente sostenibile è possibile, miriamo ad essere un esempio di agricoltura ad impatto zero, priva di sostanze nocive e basata sul virtuoso utilizzo della fertilizzazione organica nelle coltivazioni, qualunque esse siano,” afferma Parrinello. È un invito a riconsiderare il nostro rapporto con il cibo e con l’ambiente, un faro di speranza che illumina la strada verso un’agricoltura più giusta, più intelligente e, soprattutto, più rispettosa del delicato equilibrio del nostro pianeta. Il lavoro di Biorganise è una testimonianza potente di come, armati di conoscenza, passione e visione, possiamo coltivare un domani migliore.”